Monitoring - management of nesting sites in the MPA Pelagie

Monitoring - management of nesting sites in the MPA Pelagie Islands

29/01/2020 Meeting finale progetto:  
“Monitoring and management of nesting sites in the MPA Pelagie Islands” 
Un progetto per un protocollo condiviso sul corretto ed efficiente monitoraggio dei siti di nidificazione della tartaruga marina Caretta Caretta.

Si è tenuto a Palermo presso il Dipartimento STEBICEF dell’Università degli Studi di Palermo il 29 gennaio 2020, il meeting finale del progetto “Monitoring and management of nesting sites in the MPA Pelagie Islands” sviluppato dalla AMP Isole Pelagie, finanziato dall’Associazione MedPAN e MAVA. 
Il progetto volto alla corretta gestione e monitoraggio dei nidi di Caretta Caretta nelle Isole Pelagie è stato un primo passo per il lancio di un progetto che l’AMP Isole Pelagie ha voluto proporre ad altre realtà regionali e nazionali, ovvero quello di realizzare un protocollo condiviso sulle buone prassi per la gestione e monitoraggio dei siti di nidificazione della Caretta Caretta.
Durante il progetto sono nate diverse collaborazioni con istituti, ricercatori e realtà regionali e nazionali che hanno quindi partecipato al meeting: l’Università di Palermo con due dipartimenti STEBICEF (prof. Arculeo, prof. Alduina) e DISTEM (prof. G. Scopelliti, prof. M. Agate), la Stazione Zoologica A. Dohrn di Napoli con la dr.ssa Hoschscheid, l’Istituto Zooprofilattico di Sicilia A. Mirri con la dr.ssa Gambino, l’AMP Isole di S. Stefano e Ventotene (Dr Romano, Dr.ssa Matrone),  Associazione Filicudi Wildlife Conservation (dr.ssa Blasi) e la partecipazione del Dr. Madonia per l’INGV. 
Il meeting ha affrontato lo studio dei siti di nidificazione e dei nidi della Caretta Caretta a 360° spaziando dalla geologia e mineralogia, alla microbiologia, allo sviluppo embrionale, alle difficoltà e necessità per una corretta gestione di aree che sono utilizzate e dalla Caretta Caretta e soggette a forti pressioni antropiche, ma anche climatiche relativamente ai cambiamenti climatici in atto come l’erosione costiera.
La multidisciplinarietà del meeting ha permesso e dato la possibilità ai partecipanti di ottenere un quadro tanto complesso quanto importante di tutto quello che comportala salvaguardia e conservazione di un organismo come la Caretta Caretta oggi specie vulnerabile a diversi livelli, dallo studio al monitoraggio alla gestione.
Il meeting si è concluso nel pomeriggio con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato anche le associazioni ambientaliste interessate a livello regionale nella salvaguardia e gestione dei nidi (WWF, Marevivo), ma anche del Dipartimento Ambiente e Territorio dell’Assessorato Regionale.
Durante la tavola rotonda sono state evidenziate tutte le criticità e necessità per una corretta gestione e monitoraggio dei siti di nidificazione. Al termine è stato redatto un decalogo di ciò che potenzialmente è necessario per un protocollo di gestione condiviso per ottenere un monitoraggio, locale e regionale, efficiente dei siti, dei nidi e del loro successo. Il protocollo sarà definito entro il mese di marzo e proposto alla Regione Siciliana come protocollo da adottare per tutto il territorio.
Il meeting è stato anche un momento di scambio del Network MedPAN con la presentazione di altri due progetti MedPAN in atto nelle AMP siciliane su altre emergenze naturalistiche e modelli di monitoraggio.
L’AMP Plemmirio (M. Mazza) con la collaborazione di ERI (Environment Research Institute, Dr.ssa S. Canuto, dr. F. Selvini) ha presentato il progetto MAP.PLEMM sulla mappatura ad alta risoluzione di alcune componenti biotiche e abiotiche costiere per una corretta fruizione dell’Area Marina Protetta.
L’Università di Palermo (DISTEM, Dr. M. Milazzo e dr. C. Cattano) hanno sviluppato all’interno dell’AMP Isole Pelagie un progetto di monitoraggio della popolazione di squalo grigio Charcharinus plumbeus presente attorno l’Isolotto di Lampione e analizzato l’interazione tra attività subacquee ricreative e gli squali. 
Sono previsti dei prossimi appuntamenti sui risultati ottenuti e i potenziali futuri progetti per il miglioramento della corretta gestione e fruizione dell’ambiente marino e delle AMP obiettivo principale del Network MedPAN.