SHARKLIFE



L'Area Marina Protetta Isole Pelagie: un baluardo per la protezione degli squali nel mediterraneo
Secondo uno studio della IUNC (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) nel Mediterraneo sono presenti circa 80 specie diverse di pesci cartilaginei e l’Italia in particolare,  grazie alla sua posizione strategica, ospita 43 specie di squali. Per contro, il nostro paese detiene anche il primato, tutto negativo, di avere la più alta percentuale di squali e razze minacciate al mondo.

Il ciclo della vita degli squali e delle razze, rispetto alla maggior parte delle specie di pesci, è molto lento. Crescono lentamente, tardano a raggiungere la maturità sessuale, hanno bassi livelli di fecondità e lunghi periodi di gestazione, e solitamente hanno una prole ridotta. Queste caratteristiche li rendono particolarmente vulnerabili alla pesca intensiva, che non permette di ricostituire la popolazione della specie in tempi brevi. Inoltre, la pesca sportiva, attività diffusa lungo tutte le coste italiane, ha un forte impatto su alcune specie come la verdesca, lo squalo volpe e alcune specie di razze.

Il progetto in sintesi

Con SHARKLIFE, un progetto dedicato alla conservazione degli squali, si intende realizzare azioni concrete per la salvaguardia di questi animali attraverso la riduzione della mortalità causata dalla pesca professionale e sportiva in Italia. Il progetto, che è stato reso possibile grazie ai fondi europei del programma Life+ e all’impegno economico di altri co-finanziatori, quali il Ministero dell’Ambiente, il Parco Nazionale dell’Asinara e la Provincia di Reggio Calabria, vede, accanto a CTS, i seguenti partner: Agci-Agrital, Area Marina Protetta delle Isole Pelagie, Cibm di Livorno (Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina), Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività subacquee), Fondazione Cetacea e Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

Il ruolo dell'AMP nel Progetto
Il ruolo dell'AMP nel Progetto L'AMP sarà concentrata nelle azioni mirate a cambiare l’atteggiamento del pubblico nei confronti degli squali, al fine di avere una popolazione più informata e consapevole del rischio a cui sono sottoposte alcune specie di pesci cartilaginei nei nostri mari.
Per raggiungere questo obiettivo generale saranno realizzate le seguenti attività:
• allestimento di una mostra itinerante dedicata agli squali e alle razze da portare nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sull'isola.
• allestimento di un piccolo museo dedicato agli squali e alle razze presso a Lampedusa presso la sede dell’Area Marina Protetta delle Pelagie.
• realizzazione di eventi nell’ambito della Settimana Europea degli squali (European Shark Week) per promuovere presso i turisti e la popolazione il valore della conservazione di queste specie.
• realizzazione di materiali informativi, quali pieghevoli, poster, pannelli ecc. per far conoscere il progetto.


Aggiornamento

Squali in mostra a Lampedusa
A settembre 2013 a Lampedusa è stato aperto al pubblico un piccolo Museo sugli squali, all’interno della sede dell’Area Marina Protetta “Isole Pelagie”, partner del progetto SHARKLIFE. L’allestimento comprende 27 pannelli informativi, 1 totem multimediale e una vetrina didattica con alcuni esemplari di squali rappresentanti la comunità abissale, quella pelagica e quella bentonica, si tratta di: il moretto, lo smeriglio, il gattopardo, la razza chiodata, il palombo liscio, il galeo, la centrina e il gattuccio boccanera.
Dai pannelli è possibile apprendere notizie sulla storia naturale degli elasmobranchi, sulla loro biologia e anatomia e sul sistema riproduttivo. Attraverso il totem multimediale invece i visitatori potranno visionare filmati sul progetto e documentari sugli squali. Inoltre, nel museo sono presenti pannelli relativi ad alcune specie target del progetto SHARKLIFE e alle specie più comuni dell’Arcipelago delle Isole Pelagie quali mako e squalo grigio. Alcune foto di squali “spezzano” la narrazione didattica-divulgativa.